La coca lava più bianco

Tutto vero, sentito stamattina al TG1.

La banda dei catanesi riciclava i ricavi delle scommesse clandestine nel traffico di droga.

Bel modo di riciclare il denaro sporco.

11/9

Se volete sapere cosa significa 11 Settembre per Zuck, andate qui.
Se, invece, come eio livefast e altri, siete interessati a cosa stava facendo il vostro beneamato durante i fatidici attimi, Zuck era in trasferta a Marcianise in compagnia di due inglesi di Newbury. Dopo una giornata passata su internet a seguire gli sviluppi della vicenda invece di lavorare, abbiamo proseguito al bar dell’albergo, a ripeterci “It’s not possible” e “It’s unbelievable”, ubriachi di birra.

Terza tappa: Bad Kreuzen – Maria Taferl

Ed eccoci alla terza tappa della nostra avventura sulla ciclabile del Danubio: le altre le trovate qui.La perfetta abbronzatura

Da Bad Kreuzen si scende di nuovo verso Grein per dirigersi verso Maria Taferl (il tragitto di Google Maps è un pochino diverso da quello della ciclabile). La giornata è nuvolosa. Fa niente, come potete vedere nella foto, mi sono già abbronzato dove necessario. A Grein si attraversa il fiume in battello e si pedala sulla riva destra in un succedersi di piccoli paeselli, su una strada che non è propriamente una ciclabile. Il tratto non è trafficato ma le poche auto sfrecciano abbastanza veloci. Si arriva al ponte in concomitanza della diga di Ybbs-Persenbeug e si passa dall’altra parte. A Persenbeug ci si ferma e si pranza in un baretto carino.

Si riparte dopo aver fatto sfogare i bimbi e ci si dirige, ora sulla riva sinistra verso Marbach, dove ci aspetta il pulmino che porta noi e le nostre attrezzature in cima alla collina di Maria Taferl.Panorama
Il paese è cresciuto intorno ad un santuario su una collina che domina la valle del Danubio. L’ hotel Rose, dove alloggiamo, ha una vista magnifica e una ricca gelateria a fianco. Visitiamo il santuario e ci godiamo il gelato e la vista: la giornata è finita.

Gli anni ottanta

Circola nei blog una serie di liste per spiegare ad un alieno quali siano i singoli più rappresentativi degli anni ottanta. Da queste liste emerge soprattutto quello che gli anni ottanta furono per la grande massa del pubblico (una gran massa di schifezze). Ma per me, e spero per molti altri, gli anni ottanta significarono tanta buona musica e quindi voglio pubblicare la lista delle mie canzoni anni ottanta. E chiedo a Emanuela, Bop, Solitaire di fare altrettanto, per equilibrare la cosa e non far scappare l’alieno a gambe levate.

  1. Rock the casbah (the Clash)
  2. One hit (to the body) (Rolling stones)
  3. Rattlesnakes (Lloyd Cole and the Commotions)
  4. Bigmouth strikes again (the Smiths)
  5. Wide open road (Triffids)
  6. Grass (XTC)
  7. Vanishing girl (the Dukes of stratosphear)
  8. Selfish little girl (the Chesterfield kings)
  9. I’m goin’ down (Bruce Springsteen)
  10. Fortress around your heart (Sting)
  11. Smalltown (John Cougar Mellencamp)
  12. With or without you (U2)
  13. It’s the end of the world (REM)
  14. These important years (Husker du)
  15. Bring on the night (Sting)
  16. You got it (Roy Orbison)
  17. End of the line (the Traveling Wilburys)
  18. Yer so bad (Tom Petty)
  19. Happy hour (the Housemartins)
  20. Greetings to the new brunette (Billy Bragg)
  21. What’s my scene (Hoodoo gurus)
  22. Jokerman (Bob Dylan)
  23. Mexican radio (Wall of voodoo)
  24. The big heat (Stan Ridgway)
  25. Make no mistake (Keith Richards)
  26. The lady don’t mind (Talking heads)
  27. Looking for love (Johnny Diesel)
  28. Fall on me (REM)
  29. In between days (the Cure)
  30. La bamba (los Lobos)
  31. Made of stone (the Stone roses)
  32. Romeo had Juliette (Lou Reed)
  33. Blue hotel (Chris Isaak)
  34. Centerfield (John Fogerty)
  35. Mayor of Simpleton (XTC)
  36. Atlantic city (Bruce Springsteen)
  37. Pride (U2)
  38. Start me up (Rolling stones)
  39. Love for sale (Talking heads)

Ho pure tentato di fare una playlist su youtube.

Seconda tappa: Perg – Bad Kreuzen

Dopo colazione, ci muoviamo da Perg in direzione di Bad Kreuzen.Libreria - 2007.jpg Nella foto, Zuck mostra orgoglioso al popolo austriaco la maglietta del primo glorioso Barcamp italiano, lo Bzaarcamp. La ciclabile segue il percorso del fiume Naarn fino alla sua confluenza nel Danubio. Il Naarn è marrone scuro, un colore che non invoglia alla pesca, attività che, invece, i locali praticano senza timori.

Il paesaggio è abbastanza vario fino alla confluenza, a Mitterkirchen, dove comincia un tratto di pianura molto ampia, che rende la ciclabile molto agevole, come dimostra la foto qui sotto. Si sta in riva al fiume, costeggiando aree attrezzate per il barbecue. Proprio il profumo dei wurstel sfrigolanti alla brace dà il colpo di grazia alle forze del vostro Zuck. Il vuoto allo stomaco assale solo lui, l’unico a non aver approfittato della possibilità di una abbondante colazione. Per fortuna, Grein non è lontana.Libreria - 2014.jpg Mentre si aspetta il furgoncino che porterà noi e le nostre bici all’albergo, sulla collina di Bad Kreuzen, Zuck si fa fuori tutto il commestibile di un chiosco adiacente ad un campeggio.

All’ora stabilita arriva il furgoncino, condotto dalla versione austriaca dell’incrocio tra Mr Magoo e Dick Dastardly. E guida pure peggio. In qualche modo arriviamo all’albergo, situato in un posto incantevole con poggioli che danno sul bosco. Il posto ideale per ritemprarsi dalla stanchezza. Sulla guida leggo che Bad Kreuzen è il luogo di origine del trattamento Kneipp che consiste nel sottoporsi a getti di acqua gelida. Bello, ma fatelo a qualcun altro. Mangiamo, bene, all’albergo e andiamo in camera a riposarci.

P.S. Tutte le puntate sono qui.