Dottori e pazienti tutti, sono tornato dalle ferie. Proprio di queste ferie vi vorrei parlare. Quest’anno abbiamo deciso di fare delle vacanze un pochino diverse. Niente di eccezionale, solo che noi (i fantastici 4 Zuck Smilza Badòn Pìgua) insieme ad un’altra famiglia di eguale composizione, dopo qualche giorno di campeggio in Austria (a St.Wolfgang) abbiamo affrontato il tratto della ciclabile del Danubio che conduce da Linz a Vienna (circa 220 km). Sei giorni di bicicletta lungo il fiume più importante d’Europa. Grazie all’organizzazione di Girolibero (che si appoggia alla Donau Touristik), i nostri bagagli sono stati trasportati da un albergo all’altro, siamo stati forniti di guida in italiano e abbiamo avuto a noleggio due biciclette più un carrellino e un cammellino. Una foto mostra cosa sia il cammellino. L’altra come Pigua e Badon stessero comodi sul carrellino. Prima di dedicare un post ad ogni tappa, vorrei fare alcune considerazioni generali.
Il percorso della ciclabile è adatto a tutti, ma proprio a tutti. La salita che ci ha messo più in difficoltà è stato un cavalcavia. Se ti tieni sul percorso in riva al Danubio, anche il trasporto di un carrellino con il peso di due bimbi (circa 30 chili in due) è stato agevole anche per uno senza allenamento come il vostro beneamato. Puoi deviare per visitare qualche paesino più abbarbicato e allora devi faticare. Per il resto, relax più completo, anche con il sole caldo dell’estate continentale.
L’organizzazione è stata all’altezza. Le bici e tutto il resto dell’attrezzatura erano in ottimo stato, perfettamente adatti allo scopo. Se l’albergo era un po’ imbriccato (leggi in collina), un pulmino ti veniva a prendere in riva al Danubio e portava te e l’attrezzatura a destinazione. Qualche volta, arrivati all’albergo, una valigia (sempre la stessa!) non era arrivata, ma veniva in pochi minuti recuperata e portata a destinazione dall’organizzazione.
Noi, avendo i bambini, eravamo un pochino a rimorchio dei loro ritmi, e quindi non abbiamo visitato tutto quello che si poteva visitare, abbiamo limitato al minimo le escursioni ‘fuori rotta’ e visto più parchi giochi che abbazie. Il consiglio che posso trarne è che, con ragazzi più grandi, che possano pedalare per conto loro (facciamo tra i dieci e i quattordici anni), la ciclabile diventa una vacanza ideale. Oppure, come ci siamo promessi io e Smilza, quando saremo vecchi (e chi ci crede?) e i figli faranno le vacanze per conto loro.
Lungo il percorso che abbiamo fatto, non a caso la ciclabile più famosa del mondo, tutto è a misura di bici, dai segnali lungo la strada ai traghetti che ti portano alla sponda opposta. Anche i bar sono disseminati non lungo la strada principale, ma lungo la ciclabile, anche se ripartire dopo aver mangiato wurstel e crauti e bevuto mezzo litro di birra non è proprio il massimo.
A breve posterò delle succinte descrizioni delle varie tappe.
bellissimo !!! Non ci sono mai stato ! e che vacanza carina che hai voluto seguiro, molto bello immagino anche per i bimbi…mi informerò su questa ciclabile..alle prossime puntate zuck…