Cosa sono i blog, mi chiedi? E perché sono così importanti?
Perché nei blog c’è l’uomo.
E dall’umanità tutta insieme nasce il progresso, non solo dalle menti degli eletti.
E perché mai dovresti aprire un blog?
Prima dei blog, dovevi andare, con la tua cassetta sottobraccio, fino a Londra, allo speakers’ corner, aspettare il tuo turno e dire la tua.
Oppure, dissipare metà del tuo magro stipendio sdraiato su un comodo lettino a raccontare la tua vita ad uno che, fingendo di prendere appunti, pensava alle rate per il suo yacht.
O ancora, diffondere via posta magazine ciclostilati su carta riciclata per i fan di dark metal pop trash underground rock ucraino.
O mandare le tue poesie alla casa editrice che le avrebbe pubblicate solo in cambio dell’acquisto da parte tua dell’intera tiratura.
O inviare puntualissime lettere al direttore del quotidiano che compravi solo per vedere il tuo nomecognome scritto sulle pagine odorose di stampa fresca.
O vergare pagine su pagine, con la penna preferita, del tuo diario segreto, sperando che qualcuno le scoprisse e, ammaliato dal sentimento trasudante, le diffondesse al mondo.
O stressare il tuo gruppo di amici su quanto sia figo il cinema bulgaro di derivazione lapponica.
O mettere annunci sulle ultime pagine di periodici equivoci alla ricerca dell’anima gemella che condividesse con te il feticismo della cistifellea.
Adesso no, puoi fare tutto questo con il tuo blog! Senza chiedere niente a nessuno!
Bello, mi dirai tu, e con questo?
Bello, ti rispondo io, è proprio questo il punto: dall’unione di milioni di patologici insoddisfatti escono le idee, i pensieri e financo (financo?) le verità sul mondo.
È quello che chiamiamo progresso, bellezza.